La Rubrica ‘Speciale’
"Speciale" è la rubrica del mese.
Questa è dedicata a tutti gli avvenimenti più recenti ed importanti.
"Una democrazia al bivio"
Anonimo

Il 21 gennaio 2021, negli Stati Uniti D'America, la democrazia ha trionfato. Non ha avuto un percorso semplice, è stata ostacolata e sbugiardata in ogni modo possibile e fino all'ultimo, ma alla fine la voce del popolo ha avuto la meglio.Non molto tempo prima però, essa ha subito un grave attacco, perché Capitol Hill, il Congresso americano a Washington D.C., la casa della democrazia, di libertà è giustizia è stato oltraggiato da un gruppo alquanto numeroso di sostenitori estremisti dell'allora Presidente Donald J. Trump.Ma facciamo un piccolo passo indietro. Il 2020 è stato l'anno delle elezioni presidenziali in America, che avvengono ogni 4 anni, e si sono concluse il 7 Novembre con la vittoria del candidato democratico Joseph R. Biden, dopo 4 giorni di alta tensione per il verdetto, poiché a differenza di altre elezioni, questa volta ci sono stati dei rallentamenti nel conteggio dei voti, che come novità di quest'anno potevano essere inviati via posta prima del 3 Novembre, giorno ufficiale del voto. Il Presidente Trump ha da subito affermato con convinzione di aver vinto le elezioni, e accusava brogli e frodi elettorali nel conteggio delle schede voto. Dopo aver aperto processi legali e aver ricontato le schede dei vari Stati, il verdetto non è cambiato (anzi in alcuni Stati l'ex presidente ha perso voti dopo il riconteggio), dunque il lungo e complesso processo di elezione è andato avanti, e dopo 4 mesi, il 6 gennaio 2021, il Congresso - formato dai governatori dei 50 Stati - si è riunito per certificare la vittoria di Joe Biden, completando l'ultima tappa prima dell'inaugurazione. Ciò però non è stato possibile, in quanto il presidente americano tramite la piattaforma twitter, che ha usato come mezzo di comunicazione di massa durante tutta la sua presidenza e le campagne elettorali, ha incitato i suoi sostenitori a marciare verso Capitol Hill per fermare l'attestazione delle elezioni che lo vedevano sconfitto. Gli account twitter dell'ex Presidente sono stati bloccati dalla piattaforma: "per come i recenti post dell'account sono stati visti all'interno e all'esterno di Twitter, per evitare ulteriori violenze" cita un post del social stesso a riguardo. Dopo l'incitazione dell'allora Presidente, migliaia di sostenitori hanno marciato verso il Congresso e un gruppo di estremisti hanno anche fatto irruzione nell'edificio, compiendo anche atti di grave vandalismo. Le forze dell'Ordine hanno immediatamente evacuato i Governatori in Assemblea e l'ex vice-Presidente Mike Pence è stato portato via dai servizi segreti tramite dei tunnel sotterranei. Dopo qualche ora, l'ex presidente tramite un video ha chiesto ai suoi sostenitori di non provocare altri scontri, ma continuando ad affermare sua la vittoria presidenziale e mostrando affetto nei loro confronti, "vi amo" é stato come ha concluso il videomessaggio. Inutile dire che ciò non ha realizzato rilevanti effetti. Nei moti di protesta a Capitol Hill sono rimaste vittime 5 persone, di cui due poliziotti in servizio. Dozzine di persone hanno riportato ferite di vario calibro.Questa serie di eventi culminata nel peggiore dei modi non è stata un semplice protesta, ma è stato fin dall'inizio un attacco sempre più grave alla Democrazia. Il sistema elettorale americano è basato sul volere del popolo: esso ha il diritto e il dovere di votare per i propri rappresentanti in politica che governeranno in piccolo o in grande per il ruolo a loro assegnato. Il dovere di un Presidente in carica è rispettare il risultato elettorale qualunque esso sia, nonché il volere dello stesso popolo per cui ha governato il Paese. In questa situazione non importa l'opinione politica personale, la Democrazia è stata attaccata in prima persona perché il Preseidente ha scelto la brama di potere rispetto alla pace, l'onestà il rispetto e la libertà. Ha disonorato i valori radicati nella tradizione americana sin da quando venne eletto il primo presidente degli stai uniti D'America George Washington nel 1789. E queste azioni, sommate e incrementate con l'alimento dell'odio e l'affermazione del falso,
senza alcuna traccia di prove concrete, ha portato a distruzione e violenze, in un contesto odierno già difficile e complesso.Ma il Congresso - dunque la democrazia - non si è lasciato abbattere, e meno di 24 ore dopo, il 7 gennaio si è riunito nuovamente e questa volta ha potuto decretare ufficialmente la vittoria di Joe Biden. "La democrazia è fragile e va protetta" ha commentato il Presidente-eletto Joseph Biden dopo gli eventi.L'ultima tappa di questo percorso è avvenuta il 21 gennaio 2021, quando Joseph Robinette Biden ha giurato con la mano sinistra ferma sulla Bibbia, retta dalla moglie Jill Biden, che gli è stata sempre accanto fin dagli inizi della campagna. É stato dichiarato 46esimo Presidente degli stati Uniti d'America, con il volto visibilmente carico di emozione per l'onore degli anni a venire. Poco dopo Kamala Davi Harris ha giurato invece come vice-presidente, con il suo solito sorriso che parte dagli occhi e si fa notare. Kamala Harris nacque da madre indiana e padre africano, prima di assumere questo ruolo venne eletta senatrice della California e nel corso della sua lunga carriera raggiunge numerosi successi. Rappresenta il classico sogno americano, nata da una famiglia umile e ottenendo successi da sola, ma anche l'essenza dell'America stessa, multi-etnica e patriottica. E' la prima donna e la prima persona afroamericana e asioamericana ad assumere uno dei due incarichi più alti al governo americano. Alla cerimonia di Inaugurazione il 21 gennaio, ha indossato un tailleur viola, che simbolizza unità e lealtà, in quanto combina i colori dei due maggiori partiti americani, rispettivamente blu per i democratici e rosso per i Repubblicani. Il viola è anche uno dei colori ufficiali del movimento americano per il suffragio delle donne. La vice-presidente ha inoltre voluto indossare un chiaro omaggio alla prima senatrice e candidata alla presidenza di colore Shirley Chisholm, che indossò un abito viola in occasione dell'annuncio della sua candidatura alla presidenza il 25 gennaio 1972. La cerimonia di inaugurazione è cominciata alle 10 di mattina orario di Washington D.C., dunque le quattro del pomeriggio in Italia e i giuramenti sono avvenuti intorno alle 5 e trenta, intervallati dalle notevoli performance canore di Lady Gaga, la quale ha cantato l'inno nazionale dando vita ad un momento molto emozionante, e Jennifer Lopez che ha interpretato "This Land is Your Land" di Woody Guthrie e "America the Beautiful", due classici del patriottismo americano. Inoltre, particolarmente significativa, è stata la performance dell'attivista e poetessa Amanda Gorman che ha interpretato con passione e dedizione la poesia "the hill we climb" (la collina che scaliamo), dando speranza quando ce n'è più bisogno.Alla cerimonia erano presenti tutti gli ex presidenti degli ultimi decenni, da George W.Bush a Bill Clinton, come anche altri personaggi di risalto del panorama politico nazionale, quali Bernie Sanders e Nancy Pelosi. Grande mancanza invece, è stata proprio dell'ex Presidente Donald Trump, il quale avrebbe dovuto da tradizione partecipare alla cerimonia in modo da facilitare la transizione e come occasione ufficiale di passaggio di consegne. Era da 150 anni che il Presidente in carica non presenziava alla cerimonia.Altri ospiti di spicco sono stati i coniugi Barack e Michelle Obama, che hanno un forte legame di amicizia con la famiglia Biden in quanto Barack Obama ha governato il paese come Presidente per due mandati dal 2009 al 2017, e ad accompagnarlo come vice-presidente è stato proprio Joe Biden, tra i due é nata da subito un forte legame di amicizia e rispetto reciproco. Nei giorni finali del suo mandato, Obama ha insignito Biden di una delle più alte onorificenze americane: la medaglia presidenziale della libertà, come ringraziamento per i suoi servigi alla nazione e una carriera - una vita - dedicata al proprio paese. Perché nonostante la vita del presidente non sia per nulla stata semplice, nonostante le numerose perdite familiari, ha sempre continuato a lottare per il suo paese ed il suo popolo.
Durante il potente discorso inaugurale il neo-eletto presidente Joe Biden si é ancora una volta appellato all'unità, e ha affermato che sarà il Presidente si tutti gli Americani, che l'abbiano votato o meno. Fa riferimento all'obbiettivo fondamentale di eliminare il razzismo sistematico. "Ci stanno guardando in tutto il mondo in questo momento, e l'America è un faro per il mondo, saremo rispettati di nuovo" sono parole che spiccano tra le altre. Infine onora coloro che l'hanno accompagnato davanti a quel microfono e alla platea seppur ampiamente ridotta a causa del covid. Si riferisce a Kamala Harris e condivide il pensiero che guardando la sua storia, ha pensato che niente è impossibile. Un ringraziamento e una menzione speciale anche a sua moglie ed ex-insegnante Jill biden, allargandosi ad un ringraziamento a tutti gli insegnanti che stanno cambiando il mondo studente per studente.E' passata più di una settimana da quel discorso e il Presidente sembra rispettare fin da subito le promesse fatte in campagna elettorale, firmando un numero da record di esecutivi (leggi o decreti che non devono passare dal Congresso) in pochissimo tempo. Le principali modifiche sono rispetto a cambiamenti avvenuti durante la vecchia amministrazione, ad esempio ha fermato da subito la costruzione del muro tra Messico e stato Uniti. Gli altri esecutivi spaziano dalla disuguaglianza razziale, al covid; é da menzionare il ritorno degli Sati Uniti nell'accordo di Parigi per il Clima e l'abbattimento di livelli di Co2 presenti nell'aria, la partecipazione della seconda maggiore potenza mondiale è di fondamentale importanza nella lotta contro il riscaldamento climatico.Ora, solo il tempo dirà cosa ci riserva il futuro.La Democrazia è un sistema di governo molto potente, forse il più potente, ma proprio per questo va trattato con molta cura, e nelle mani sbagliate rivela le sue più profonde fragilità. Come un vaso di porcellana è prezioso, al sicuro finché lasciato su una superficie, al suo posto, ma non appena viene preso in mano, i rischi aumentano. E al primo passo falso, si rompe."La democrazia non può prosperare in mezzo alla paura. La libertà non può fiorire in mezzo all'odio. La giustizia non può radicarsi in mezzo alla rabbia. L'America deve mettersi al lavoro. . . Dobbiamo dissentire dall'indifferenza. Dobbiamo dissentire dall'apatia. Dobbiamo dissentire dalla paura, dall'odio e dalla sfiducia.― Kamala Harris, vice-Presidente degli Stati Uniti d'America
senza alcuna traccia di prove concrete, ha portato a distruzione e violenze, in un contesto odierno già difficile e complesso.Ma il Congresso - dunque la democrazia - non si è lasciato abbattere, e meno di 24 ore dopo, il 7 gennaio si è riunito nuovamente e questa volta ha potuto decretare ufficialmente la vittoria di Joe Biden. "La democrazia è fragile e va protetta" ha commentato il Presidente-eletto Joseph Biden dopo gli eventi.L'ultima tappa di questo percorso è avvenuta il 21 gennaio 2021, quando Joseph Robinette Biden ha giurato con la mano sinistra ferma sulla Bibbia, retta dalla moglie Jill Biden, che gli è stata sempre accanto fin dagli inizi della campagna. É stato dichiarato 46esimo Presidente degli stati Uniti d'America, con il volto visibilmente carico di emozione per l'onore degli anni a venire. Poco dopo Kamala Davi Harris ha giurato invece come vice-presidente, con il suo solito sorriso che parte dagli occhi e si fa notare. Kamala Harris nacque da madre indiana e padre africano, prima di assumere questo ruolo venne eletta senatrice della California e nel corso della sua lunga carriera raggiunge numerosi successi. Rappresenta il classico sogno americano, nata da una famiglia umile e ottenendo successi da sola, ma anche l'essenza dell'America stessa, multi-etnica e patriottica. E' la prima donna e la prima persona afroamericana e asioamericana ad assumere uno dei due incarichi più alti al governo americano. Alla cerimonia di Inaugurazione il 21 gennaio, ha indossato un tailleur viola, che simbolizza unità e lealtà, in quanto combina i colori dei due maggiori partiti americani, rispettivamente blu per i democratici e rosso per i Repubblicani. Il viola è anche uno dei colori ufficiali del movimento americano per il suffragio delle donne. La vice-presidente ha inoltre voluto indossare un chiaro omaggio alla prima senatrice e candidata alla presidenza di colore Shirley Chisholm, che indossò un abito viola in occasione dell'annuncio della sua candidatura alla presidenza il 25 gennaio 1972. La cerimonia di inaugurazione è cominciata alle 10 di mattina orario di Washington D.C., dunque le quattro del pomeriggio in Italia e i giuramenti sono avvenuti intorno alle 5 e trenta, intervallati dalle notevoli performance canore di Lady Gaga, la quale ha cantato l'inno nazionale dando vita ad un momento molto emozionante, e Jennifer Lopez che ha interpretato "This Land is Your Land" di Woody Guthrie e "America the Beautiful", due classici del patriottismo americano. Inoltre, particolarmente significativa, è stata la performance dell'attivista e poetessa Amanda Gorman che ha interpretato con passione e dedizione la poesia "the hill we climb" (la collina che scaliamo), dando speranza quando ce n'è più bisogno.Alla cerimonia erano presenti tutti gli ex presidenti degli ultimi decenni, da George W.Bush a Bill Clinton, come anche altri personaggi di risalto del panorama politico nazionale, quali Bernie Sanders e Nancy Pelosi. Grande mancanza invece, è stata proprio dell'ex Presidente Donald Trump, il quale avrebbe dovuto da tradizione partecipare alla cerimonia in modo da facilitare la transizione e come occasione ufficiale di passaggio di consegne. Era da 150 anni che il Presidente in carica non presenziava alla cerimonia.Altri ospiti di spicco sono stati i coniugi Barack e Michelle Obama, che hanno un forte legame di amicizia con la famiglia Biden in quanto Barack Obama ha governato il paese come Presidente per due mandati dal 2009 al 2017, e ad accompagnarlo come vice-presidente è stato proprio Joe Biden, tra i due é nata da subito un forte legame di amicizia e rispetto reciproco. Nei giorni finali del suo mandato, Obama ha insignito Biden di una delle più alte onorificenze americane: la medaglia presidenziale della libertà, come ringraziamento per i suoi servigi alla nazione e una carriera - una vita - dedicata al proprio paese. Perché nonostante la vita del presidente non sia per nulla stata semplice, nonostante le numerose perdite familiari, ha sempre continuato a lottare per il suo paese ed il suo popolo.
Durante il potente discorso inaugurale il neo-eletto presidente Joe Biden si é ancora una volta appellato all'unità, e ha affermato che sarà il Presidente si tutti gli Americani, che l'abbiano votato o meno. Fa riferimento all'obbiettivo fondamentale di eliminare il razzismo sistematico. "Ci stanno guardando in tutto il mondo in questo momento, e l'America è un faro per il mondo, saremo rispettati di nuovo" sono parole che spiccano tra le altre. Infine onora coloro che l'hanno accompagnato davanti a quel microfono e alla platea seppur ampiamente ridotta a causa del covid. Si riferisce a Kamala Harris e condivide il pensiero che guardando la sua storia, ha pensato che niente è impossibile. Un ringraziamento e una menzione speciale anche a sua moglie ed ex-insegnante Jill biden, allargandosi ad un ringraziamento a tutti gli insegnanti che stanno cambiando il mondo studente per studente.E' passata più di una settimana da quel discorso e il Presidente sembra rispettare fin da subito le promesse fatte in campagna elettorale, firmando un numero da record di esecutivi (leggi o decreti che non devono passare dal Congresso) in pochissimo tempo. Le principali modifiche sono rispetto a cambiamenti avvenuti durante la vecchia amministrazione, ad esempio ha fermato da subito la costruzione del muro tra Messico e stato Uniti. Gli altri esecutivi spaziano dalla disuguaglianza razziale, al covid; é da menzionare il ritorno degli Sati Uniti nell'accordo di Parigi per il Clima e l'abbattimento di livelli di Co2 presenti nell'aria, la partecipazione della seconda maggiore potenza mondiale è di fondamentale importanza nella lotta contro il riscaldamento climatico.Ora, solo il tempo dirà cosa ci riserva il futuro.La Democrazia è un sistema di governo molto potente, forse il più potente, ma proprio per questo va trattato con molta cura, e nelle mani sbagliate rivela le sue più profonde fragilità. Come un vaso di porcellana è prezioso, al sicuro finché lasciato su una superficie, al suo posto, ma non appena viene preso in mano, i rischi aumentano. E al primo passo falso, si rompe."La democrazia non può prosperare in mezzo alla paura. La libertà non può fiorire in mezzo all'odio. La giustizia non può radicarsi in mezzo alla rabbia. L'America deve mettersi al lavoro. . . Dobbiamo dissentire dall'indifferenza. Dobbiamo dissentire dall'apatia. Dobbiamo dissentire dalla paura, dall'odio e dalla sfiducia.― Kamala Harris, vice-Presidente degli Stati Uniti d'America